Scorro spesso le vecchie foto: vecchie fiamme, vecchi amici, in vecchi luoghi e tra vecchie speranze in un carosello festoso fatto di splendidi sorrisi. Tutto vecchio, anche le delusioni. Ogni singola volta mi chiedo se il sorriso che osservo durerà a lungo, se sarò in grado di tenere accesa quella fiammella che illumina i giorni più bui. Se (realisticamente) chi ho di fronte si comporterà come un crisantemo o come un girasole, o come tutt’e due.«Insomma» mi dico, «un sorriso così ampio e profondo e la felicità che si respira e si tocca, stavolta potrebbero durare». Si tratta pur sempre di interazioni tra due o più intelligenze, unità biologiche che pensano e si autodeterminano: il numero impressionante di variabili che interviene in un rapporto può influire sulle singole prospettive disturbando il segnale, rovinando l’intesa cosicché, fugacemente, come nuvole nel cielo, i rapporti possono terminare o modificarsi, rinascere sotto una forma diversa, dando vita ad uno slideshow pareidolico che scorre con imprevedibili fantasie caleidoscopiche. Tutto è ciò che è ma i sorrisi (non quelli “cheeeese”), in quanto espressioni di felicità, mi restano dentro.
Anche quelli di chi, per non sentirsi in debito (e mai avrebbe dovuto), si è allontanato.
Anche quelli di chi mi ha tradito.
Anche quelli di chi ha preferito l’apparire all’essere.
Anche quelli di chi ha imparato a odiarmi o invidiarmi, temermi o giudicarmi.Mi restano dentro con tutto il loro carico di gioia anche se trovo buffo ma alquanto dannoso fare del male solo perché non si è consapevoli dell’impermanenza delle sensazioni o perché si recita una vita fatta di schemi preconfezionati, secondo canovacci comuni, scontati. Però accetto tutto come viene, incasso e dispenso sorrisi finché ce n’è, senza paura che tutto possa volgere al termine, come è inevitabile che sia, come accade ogni volta.
Troppo rumore, troppe etichette e filtri, troppa cattiveria, veleni che entrano fin dentro l’anima e che neppure il mio antidoto riesce a disattivare permanentemente. Altro sorriso, altra illusione, mi basta che tu sia felice.
Se hai vissuto con me momenti di gioia, cerca il tuo sorriso nella foto qui sopra.
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